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Trento, 9 gennaio 2005
«SI VINCE SE NON SI SFASCIA LA COALIZIONE»
Boato: no al prevalere dei dissidi del passato sull´interesse dell´Intesa
Monito del leader dei Verdi agli alleati, pensando a Rovereto e Riva.

Intervista a Marco Boato de l'Adige di domenica 9 gennaio 2005

«Nessuna forza politica dell´Intesa democratica autonomista ha diritto di mettere sé stessa al di sopra degli interessi della coalizione: solo così possiamo affrontare le elezioni comunali di primavera evitando i gravi errori politici che hanno portato alle pesanti sconfitte dell´anno scorso in centri importanti come Ala, Mori, Lavis e Nago Torbole». Marco Boato, deputato dell´Ulivo e presidente provinciale dei Verdi, subito dopo le la débacle del 2004 nelle elezioni suppletive aveva invitato il centrosinistra ad aprire subito una riflessione su quanto accaduto alla coalizione di Dellai, andata in pezzi.

Onorevole Boato, le forze politiche dell´Intesa di Dellai si sono ritrovate prima di Natale e hanno condiviso l´obiettivo di presentarsi unite nei venti Comuni sopra i 3000 abitanti. Un´impresa che si mostra tutta in salita visto che sono molte le situazioni di disaccordo, a cominciare dalla scelta del candidato sindaco, a Rovereto, Riva, Tione, Mezzolombardo, Borgo, per citare solo i centri più grossi.
È stato un grave errore già l´anno scorso, subito dopo le elezioni provinciali, non porsi il problema dell´articolazione sul territorio, specie nei principali Comuni, di quella importante novità che è stata l´Intesa democratica autonomista. A questo aggiungo il fatto che lo stesso Lorenzo Dellai, che non è solo presidente della Provincia ma anche leader della coalizione, non è sceso in campo con forza, penso per rispetto per l´autonomia delle forze politiche.

Cosa è cambiato dall´anno scorso?
Io già il 6 settembre scorso nel primo incontro di maggioranza, dopo le forti tensioni estive nella coalizione, dissi a Dellai che si doveva cominciare a parlare delle Comunali. Lui concordò che si doveva fissare un incontro quanto prima: ma quell´incontro c´è stato solo il 18 dicembre, nel quale si è rilanciata l´Intesa alla presenza di tutte le forze dell´alleanza, compreso il Patt, che l´anno scorso fece scelte incoerenti rispetto alla coalizione.

Come si superano i problemi interni alla coalizione per soddisfare le aspettative di ognuno? Userete il bilancino o alla fine deciderà il più forte, la Margherita?
Questo è l´approccio sbagliato. Si vince se si condivide la leadership politica del candidato sindaco, se si costruisce l´unità programmatica e se si difende, come ricchezza, il pluralismo nella coalizione senza che prevalgano nelle singole realtà interessi di parte.

Ma venendo ai casi concreti, se a Rovereto i Ds non vogliono la ricandidatura del margheritino Maffei e la Margherita non cede come se ne esce?
Non penso che le forze politiche possano far pesare i dissidi del passato o i torti subiti fino a sfasciare la coalizione. E andare divisi, in particolare a Rovereto, vuol dire perdere. Non c´è un motivo valido perché Maffei non possa venire ricandidato, così come non vedo perché Paolo Matteotti, dopo un solo anno e mezzo alla guida della città di Riva non possa avere la legittima aspettativa di una riconferma.

Voi Verdi a Trento vi siete riconciliati con il sindaco Pacher?
Noi abbiamo molti motivi di risentimento nei confronti di Pacher perché ha escluso i Verdi dalla giunta e ha cancellato l´assessorato all´ambiente. Ma circa due mesi fa il sindaco mi ha chiamato e ha riconosciuto i suoi errori.

Vi ha fatto promesse?
Ha detto che correggerà i suoi errori.

Intanto, dopo il successo di Lavis, Forza Italia dove può occhieggia alle forze più centriste della vostra coalizione. Queste manovre la preoccupano?
Penso che le sconfitte dell´anno scorso siano state una lezione sufficiente per dissuadere da operazioni di trasformismo e poi nel 2006 ci sono le Politiche. In Trentino il centrodestra è allo sbando e al limite del ridicolo per questa ricerca di un ribaltone a livello locale, che sarebbe la morte politica di Dellai e della Margherita.

La Grande alleanza democratica esiste in Trentino?
Non ancora, ma si dovrà lavorare per questo subito dopo le Comunali in vista delle Politiche del 2006 allargando a Rifondazione e Udeur.

L´estate scorsa la coalizione di Dellai sembrava giunta alla rottura. Risolverete le questioni che vi dividono?
Credo che in questo primo anno di legislatura Dellai in varie occasioni abbia agito più da leader della Margherita che della coalizione e questo ha accresciuto le tensioni. Sono convinto che la coalizione durerà cinque anni, ma quest´estate sulla Valdastico, quando l´assessore Grisenti ha lanciato l´ultimatum ho percepito per la prima volta il rischio reale della rottura.

La maggioranza potrebbe rompersi proprio sulla Valdastico?
Sarebbe un´idiozia aprire una crisi su una questione che non riguarda il futuro del Trentino ma rappresenta solo l´eredità del peggiore doroteismo degli anni ´70.

 

  Marco Boato

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